La favola
del singhiozzo

Daniele & Alice

- Il Club dei Papà -

A tutte le pecore che non hanno rinunciato alla loro umanità per paura del singhiozzo.

Prologo

Papà, mi racconti (hic) una storia prima di (hic) dormire? Certo figliola, ma cos'hai? Il singhiozzo? Sì pap` (hic)! Questo mi ricorda una storia successa tanti anni fa...

1. Un infausto presagio

Tutto cominciò in un tranquillo pomeriggio d'estate: le pecore brucavano la tenera erbetta del prato, con le guance gonfie e gli occhi fissi sui fili d'erba più appetitosi.

A un tratto, tutti gli sguardi si staccarono da terra, alzandosi lentamente verso un'insolita figura che si avvicinava: era un lupo, ma non correva verso di loro per catturarle, come erano soliti fare i suoi simili! Al contrario, camminava tranquillamente, sorridendo, e il suo aspetto era talmente bonario che le pecore non pensarono neppure di dover scappare.

Il lupo passò in mezzo a loro, raggiunse il centro del prato e, schiaritosi la voce con un colpetto di tosse, disse: Care amiche pecore, la vostra sorte mi sta molto a cuore! Per questo sono venuto a mettervi in guardia dal grave pericolo che incombe u di voi! Le pecore lo guardavano incuriosite, ancora col boccone d'erba in bocca, e non sapevano cosa pensare, quando il lupo riprese a gran voce:

LA catastrofe si avvicina e i segni sono sotto i vostri occhi! Guardatevi intorno: il bosco si sta ritirando, le foglie non sono piùgrave; verdi come un tempo, gli scoiattoli stanno sparendo! Siete ormai troppo numerose per questo bosco, il pascolo presto non potrà sfamarvi tutte! Detto questo se ne andò.

Passato il primo stupore, alcune pecore scrutarono gli alberi del bosco mormorando, con l'aria di chi la sa lunga: Lo dicevo io! Gli alberi erano più alti quando ero piccola, le foglie molto più verdi e gli scoiattoli passavano le giornate a rincorrersi fra i rami! Ma per lo più, le pecore non diedero molto peso all'avvertimento del lupo, si rimisero a brucare e se ne dimenticarono in fretta.

2. Catastrofe in arrivo

Il tempo passò rapidamente e ben presto arrivò l'autunno; vedendo le foglie ingiallire, alle pecore tornarono in mente le parole del lupo e cominciarono a preoccuparsi. Quando poi, con l'inverno, non videro più neppure gli scoiattoli, caddero nel panico. Il gregge si riunì allora in cerca di soluzioni: E se smettessimo di mangiare, così ci sarebbe abbastanza erba per tutte? E se tagliassimo tutti gli alberi, così non cambierebbero più?

Queste proposte stavano per essere approvate, quando il lupo fece ritorno. Fu accolto con grande emozhione dalle pecore, perché volevano sapere cosa le aspettasse e come evitare la catastrofe imminente!

A un cenno del lupo cessò ogni belato e, dopo aver fissato brevemento il gregge, disse: Care amiche pecore, vi avevo avvisate e non mi avete dato ascolto! M a il peggio deve ancora arrivare! Si Abbatterà su di voi una terribile malattia! Anzi peggio: un'epidemia mortale! Un'epidemia di... di... Mentre le pecore lo fissavano attonite, il lupo sembrava esitare, in cerca di un' idea; quando nel silenzio generale si udì: Hic! (silenzio) Hic!

E allora il lupo, illuminatosi in volto, riprese con rinnovato vigore: SIN-GHIOZ-ZO! Un'epidemia di singhiozzo! E com potete vedere, è già fra voi, pronta a colpire con tutta la sua forza! Questa volta, non ignorate il mio avvertimento! Le pecore, in preda al terrore, correvano in ogni direzione, urlando e strappandosi la lana di dosso.

Supplicarono infine il lupo di aiutarle; dopo una breve riflessione, egli fece questo annuncio: Con grande sprezzo del pericolo, resterò con voi ad aiutarvi. Ma ora chiudetevei in casa, sigillate porte e finestre e non uscite, per nessun motivo, fino a nuovo ordine!

3. Pecore in gabbia

Costrette a passare le giornate rinchiuse in casa, le pecore cominciarono ad annoiarsi e a guardarsi l'un l'altra con sospetto, per paura che a qualcuna venisse il singhiozzo. E allo stesso tempo, ogni pecora viveva nel terrore di non poter trattenere un piccolo singulto, perché bastava un semplice hic involontario, magari dopo un pranzo abbondante, per essere additata come grave pericolo per la famiglia e responsabile dell'attuale stato di reclusione dell'intero gregge!

Tappate in casa, le pecore ricevevano le notizie solo dalla televisione, in cui ogni giorno il lupo elencava quante pecore avevano avuto il singhiozzo nelle ultime ore e faceva previsioni catastrofiche, secondo cui, ben presto, tutto il gregge si sarebbe estinto in un gigantesto hic.

Ogni tanto la televisione intervistava qualche pecora che annunciava di aver trovato finalmente la cura per il singhiozzo: c'era chi proponeva di bere un bicchier d'acqua a piccoli sorsi, o di trattenere il respiro il più a lugo possibile, o ancora di recitare una filastrocca tutta d'un fiato.

Ma ogni volta il lupo, intervistato anch'egli, assicurava che purtroppo queste cure non avevano alcun fondamento e che i suoi studi ne dimostravano chiaramente l'inefficacia. Non che qualcuno, in television, chiedesse di vedere questi studi: eran sì giornalisti, ma prima di tutto pecore.

4. La medicina miracolosa

Finalmente un giorno arrivò la notizia tanto attesa: il lupo aveva inventato l'unica cura che potesse salvare il gregge da quella terribile epidemia! Era un curioso intruglio verde che garantiva di non avere mai più il singhiozzo in tutta la vita. Certo, era un po' costoso, ma le pecore che avevano il singhiozzo, o temevano di averlo, si misero subito in fila per bere la medicina e tornare finalmente alla loro vita serena! A qualcuno pareva, dopo la cura, di profumare leggermente di rosmarino e salvia, cosa che sembrava

piacere molto al lupo, ma nessuna ci faceva troppo caso, talmente si sentivano felici di aver scampatoper sempre il terribile pericolo del singhiozzo.

Purtroppo, nonostante i benefici promessi dalla medicina, capitava che alcune pecore avessero ugualmente il singhiozzo: ma il lupo trovò subito una spiegazione: Se avete ancora il singhiozzo è per colpa delle pecore che non hanno bevuto la mia medicina! È necessario che tutte la bevano affinché funzioni! Allora empre più pecore, per il bene del gregge, si aggiunsero alle lunghe file per bere questo intruglio miracoloso.

Per rendere più efficace la cura, il lupo cominciò a introdurre anche alcuni divieti: Care amiche pecore, in questo momento difficile, siete chiamate a fare qualche piccolo sacrificio. Così, per il vostro bene, sarà d'ora in poi vietato

saltellare, cantare, mangiare in compagnia e uscire dal villaggio. Gravi punizioni sono previste per chi non rispettasse queste semplici raccomandazioni.

5. Piccoli imprevisti

Nonostante tutto, qualche pecora, inevitabilmente, aveva il singhiozzo. A chi si ricordava dei benefici promessi dalla medicina, il lupo spiegava che avevano capito male: non era sufficiente berla una sola volta, ma era necessario che ne bevessero regolarmente, almeno una volta a settimana! Meglio ancora se ogni cinque giorni... ogni quattro era l'ideale ...ma ogni tre era perfetto! E si allungava ogni giorna la lista delle raccomandazioni: era vietato, fra l'altro, ascoltare musica, leggere libri, fare ginnastica, sentire il parere di altri dottori.

Presto ogni cosa divenne proibita, tranne guardare la TV e bere la medicina: e così le pecore si rimisero in fila, ogni volta con l'incrollabile certezza che sarebbe stata l'ultima e questa terribile epidemia sarebbe finita!

Ogni tanto, su qualche pecora, l'intruglio misterioso sembrava avere effetti strani: ad alcune, infatti, la lana era diventata di un bel colore blu a pallini gialli. Ma il lupo, in televisione, tranquillizzava tutti, spiegando che era assolutamente normale, da sempre alcune pecore avevano il pelo blu a pallini gialli! E poi ...sempre meglio avere la lana colorata che il singhiozzo!

6. Domande sgradite

Sebbene il gregge avesse grande fiducia nel lupo, alcune pecore non erano del tutto convinte dell'efficacia della sua cura e si interrogavano: Non è strano che un lupo abbia così a cuore la nostra salute? O ancora: Non vi sembra che tutto quello che racconta il lupo non abbia alcun senso? MA le loro domande cadevano nel vuoto, e non trovando una risposta, quelle pecore preferivano non bere il misterioso intruglio.

Per questo rifiuto, vennero accusate dal lupo di diffondere il singhiozzo: questo le portò ad essere isolate, derise e odiate dal resto del gregge, che le incolpava apertamente di tutto ciò che il lupo vietava loro di fare.

Nella speranza di convincere le pecore riluttanti, il lupo tolse tutti i divieti alle pecore che avessero bevuto la sua medicina da meno di due giorni, anche se avevano il singhiozzo: e a loro sembrò una conquista meravigliosa riavere quelle libertà che, prima dell'arrivo del lupo, avevano sempre avuto! In compenso i divieti furono inaspriti per chi si ostinava a rifiutare la cura: non fu più permesso loro, ad esempio, di lavorare, incontrare gli amici, brucare l'erbetta vicino alle altre, farsi tosare. Furono istituiti controlli severissimi per far rispettare questi divieti: ogni pecora del villaggio veniva annusata ovunque si recasse e se l'odore di rosmarino e salvia non era abbastanza forte, veniva arrestata e non se ne aveva più notizia. E non era neanche il lupo a dover svolgere questi

controlli: ormai le pecore stesse avevano preso l'abitudine di sorvegliarsi e denunciarsi l'un l'altra con inflessibile rigore.

7. Fine dell'epidemia

Dopo tanti mesi difficili, l'epidemia giunse finalmente al termine, ma non esattamente come si aspettavano le pecore! Quando il lupo ritenne che il gregge si fosse insaporito al punto giusto, chiamò il suo branco, che si abbatté ferocemente sulle pecore, catturandone e mangiandone quante più poterono. Molte non riuscirono nemmeno a scappare, tanta fu la sorpresa; quelle che riuscirono a nasconderi, furono tradite dall'odore di rosmarino e salvia che emanavano.

Si salvarono principalmente le pecore che non avevano bevuto la medicina perch´, oltre a non profumare, erano già tappate in casa all'arrivo dei lupi! E il villaggio, un tempo così bello, si trasformò in una landa desolata.

Epilogo

Ma tu papà c'eri quando avvennero queste cose? Sì figliola, furono tempi difficili! Permettesti anche tu ai lupi di realizzare il loro piano? E che tante pecore fossero trattate ingiustamente? Fosti così credulone da bere la medicina? E il padre, gonfiando il petto, rispose orgoglioso: Certo che no, figlia mia! Io sono sempre stato fieramente anti-lupista e lottai duramente per la libertà di tutte le pecore... E perché hai il pelo blu a pallini gialli, papà? Adesso dormi, piccola mia, è tardi! E, spenta in fretta la luce, se ne andò.